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ECCESSO DI VELOCITÀ - RILEVAMENTO TRAMITE TUTOR - RIDUZIONE DEL 5%.
Nell’ordinanza in commento (n. 15894/2025), la Suprema Corte ha ribadito che in tema di sanzioni amministrative conseguenti al superamento dei limiti di velocità, accertate con il sistema comunemente detto “tutor” (SICVe - Sistema Informativo Controllo Velocità) - rientrante tra i dispositivi o mezzi tecnici di controllo del traffico per il rilevamento a distanza delle violazioni di cui agli artt. 142 (limiti di velocità) e 148 (sorpasso) C.d.S. - ai sensi dell’art. 345, comma 2, reg. esec. C.d.S., al valore della velocità rilevato è applicata una riduzione pari al 5%, con un minimo di 5 km/h.
Data:5 Agosto 2025
NOTIFICA ATTI GIUDIZIARI - PERFEZIONAMENTO DELLA COMPIUTA GIACENZA ESEGUITA A MEZZO SERVIZIO POSTALE - SCADENZA DI SABATO - CONSEGUENZE
Nell’ordinanza in commento (n. 17127/2025), la Suprema Corte, chiamata a pronunciarsi in tema di perfezionamento per compiuta giacenza della notifica di atti giudiziari eseguita a mezzo del servizio postale, ha ribadito che se il termine di giorni 10 scade di sabato, si proroga al primo giorno successivo non festivo.
Data:29 Luglio 2025
LOCAZIONE - DETERIORAMENTO DELLA COSA LOCATA - RISARCIMENTO DEL DANNO CHIESTO DAL LOCATORE - ONERE PROBATORIO DEL CONDUTTORE
Nell’ordinanza in commento (n. 11801/2025), la Suprema Corte ha ribadito che in tema di risarcimento del danno per l’inadempimento o l’inesatto adempimento dell’obbligo del conduttore di restituire la cosa locata nel medesimo stato in cui l’aveva ricevuta, qualora il locatore abbia provato l’avvenuto deterioramento della cosa locata, l’onere di dimostrare che questo si è verificato per un uso conforme al contratto o per fatto a lui non imputabile spetta al conduttore, sia per la regola generale che ripartisce l’onere probatorio in ragione della scomposizione della fattispecie tra fatti costitutivi e fatti impeditivi, modificativi o estintivi del diritto azionato, sia per la regola particolare di esclusione della responsabilità di cui all’art. 1590, comma 1, seconda parte, c.c.
Data:22 Luglio 2025
CONDOMINIO - AVVISO DI CONVOCAZIONE DELL’ASSEMBLEA - NORMATIVA
Nell’ordinanza in commento (n. 16399/2025), per quanto concerne la convocazione dei condomini in assemblea, la Suprema Corte ribadisce che l’art. 66, comma 3, disp. att. c.p.c. detta una disciplina non derogabile. La vicenda trae scaturigine dall’impugnativa di una delibera assembleare da parte di un condomino (Società) per irregolarità della convocazione, avvenuta a mezzo mail. Soccombente sia nel primo che nel secondo grado, la Società depositava l’odierno ricorso per cassazione.
Data:16 Luglio 2025
LOCAZIONE USO DIVERSO - IMMOBILI URBANI ADIBITI AD ATTIVITÀ COMMERCIALE - SCADENZA CONTRATTO - MANCATO PAGAMENTO INDENNITÀ DI AVVIAMENTO DA PARTE DEL LOCATORE - RIFIUTO DI RESTITUZIONE DELL’IMMOBILE
Nell’ordinanza in commento (n. 11827/2025), la Suprema Corte ha ribadito che nelle locazioni di immobili urbani adibiti ad attività commerciale - disciplinate dagli artt. 27 e 34 della legge n. 392/1978 (e in regime transitorio, dagli artt. 69, 71 e 73 della stessa legge) -, il conduttore che, scaduto il contratto, rifiuta la restituzione dell’immobile in attesa di ricevere dal locatore il pagamento dell’indennità di avviamento a lui dovuta, è obbligato al pagamento del corrispettivo convenuto, a nulla rilevando il godimento dell’immobile o la sua mera detenzione senza concreta utilizzazione.
Data:16 Luglio 2025
SCRITTURA PRIVATA – REQUISITI LEGALI DI VALIDITÀ
Nell’ordinanza in commento (n. 16828/2025), la Suprema Corte ha precisato che per la validità della scrittura privata è sufficiente la sottoscrizione in calce al documento; la firma apposta su ogni singolo foglio garantisce, invece, l’integrità del documento, evitando che le parti possano manomettere il contenuto mediante la sostituzione di fogli.
Data:9 Luglio 2025
GIUDIZIO DI IMPUGNAZIONE - RICORSO PROPOSTO CONGIUNTAMENTE AVVERSO LA SENTENZA DI PRIMO GRADO E L’ORDINANZA DI INAMMISSIBILITÀ DELL’APPELLO AI SENSI DEGLI ARTT. 348-BIS E -TER C.P.C. - TRATTAZIONE SEPARATA DELLE CENSURE
Nell’ordinanza in commento (n. 14272/2025), la Suprema Corte, in caso di ricorso per cassazione con il quale sono impugnate congiuntamente la sentenza di primo grado e l’ordinanza di inammissibilità dell’appello ex artt. 348-bis e -ter c.p.c., ha ribadito la necessità della trattazione separata delle censure indirizzate a ciascuno dei due provvedimenti, al fine di consentire la distinzione tra le due stesse.
Data:25 Giugno 2025
GIUDIZIO CIVILE - PARTE CONTUMACE VITTORIOSA - NO CONDANNA ALLE SPESE
Nell’ordinanza in commento (n. 14972/2025), la Suprema Corte ha ribadito che, nel giudizio civile, la parte soccombente non può essere condannata al pagamento delle spese di lite in favore della parte vittoriosa contumace. Nel caso che ci occupa, un avvocato aveva convenuto in giudizio un suo ex cliente per il pagamento dei compensi maturati per l’attività professionale svolta quale difensore d’ufficio in un procedimento penale.
Data:25 Giugno 2025
GIUDIZIO D’APPELLO - COMPUTO DEI TERMINI EX ART. 155, COMMI 4 E 5, C.P.C. - SCADENZA IL SABATO - PROROGA
Nell’ordinanza in commento (n. 14041/2025), la Suprema Corte, chiamata a pronunciarsi in merito alla disciplina del computo dei termini di cui all’art. 155, commi 4 e 5, c.p.c. nel giudizio d’appello, ha ribadito, nel caso di scadenza del termine il sabato, l’applicabilità del principio di proroga al primo giorno seguente non festivo.
Data:17 Giugno 2025
CONVIVENZA MORE UXORIO - VERSAMENTI DI DENARO DEL CONVIVENTE A FAVORE DELL’ALTRO - ADEMPIMENTO DI OBBLIGAZIONE NATURALE - NO RESTITUZIONE
Nell’ordinanza in commento (n. 11337/2025), la Suprema Corte ha ribadito che, nel caso di convivenza more uxorio, i versamenti di denaro eseguiti da un convivente a favore dell’altro durante la convivenza, costituendo adempimento di un’obbligazione naturale, in quanto esecuzione di un dovere morale e sociale, non devono essere restituiti.
Nell’ordinanza in commento (n. 13835/2025), la Suprema Corte ha stabilito che il giudice non può disporre la compensazione integrale delle spese in ragione della “particolarità della questione”, fattispecie non prevista dall’art. 92 c.p.c. La vicenda trae scaturigine dall’opposizione all’esecuzione e agli atti esecutivi in relazione a un atto di precetto notificato ad istanza di una società in forza di una fideiussione; procedura dichiarata estinta per cessata materia del contendere con compensazione delle spese di lite.
Data:11 Giugno 2025
ISTANZA DI RIMESSIONE IN TERMINI - ART. 153, COMMA 2, C.P.C. - PRESUPPOSTI
Nell’ordinanza in commento (n. 7631/2025), la Suprema Corte è tornata a pronunciarsi in merito ai presupposti per l’accoglimento dell’istanza di rimessione in termini ex art. 153, comma 2, c.p.c. secondo cui: «La parte che dimostra di essere incorsa in decadenze per causa ad essa non imputabile può chiedere al giudice di essere rimessa in termini. Il giudice provvede a norma dell’articolo 294, secondo e terzo comma».
Data:4 Giugno 2025
ESECUZIONE – PLURALITÀ DI SENTENZE PER MEDESIMO FATTO – APPLICABILITÀ DELL’ART. 669 C.P.C.
Nella sentenza in commento (n. 13515/2025), la Suprema Corte penale, in tema di esecuzione, ha stabilito che qualora vi sia un rapporto di continenza tra i fatti giudicati da due sentenze irrevocabili di condanna emesse nei confronti dello stesso soggetto, poiché l’uno ricomprende l’altro, il “bis in idem” parziale deve essere risolto, ai sensi dell’art. 669 c.p.p., ordinando l’esecuzione della sentenza che ha pronunciato sul segmento di condotta più ampio e revocando l’altra.
Nell’ordinanza in commento (n. 2781/2025), la Suprema Corte ha ribadito che il creditore procedente non è mai legittimato a proporre opposizione all’esecuzione ai sensi dell’art. 615 c.p.c., non essendo configurabile un suo interesse ad un’azione che ha per oggetto la contestazione, totale o parziale, del diritto del creditore di agire in executivis, ferma restando la sua facoltà di formulare l’opposizione ai sensi dell’art. 617, comma 2, c.p.c. avverso i provvedimenti del giudice dell’esecuzione che non diano piena e corretta attuazione al suo titolo.
Data:20 Maggio 2025
ORDINANZE DI INGIUNZIONE - NOTIFICA DIRETTA OPERATA DALLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE A MEZZO PEC - VALIDITÀ
Nell’ordinanza in commento (n. 10503/2025), la Suprema Corte ha stabilito il principio di diritto secondo cui le notifiche delle ordinanze di ingiunzione effettuate a mezzo posta elettronica certificata da parte della P.A. - ai sensi dell’art. 18 l. n. 689/1981 - sono da ritenersi valide, anche in assenza di relata di notifica, firma digitale o attestazione di conformità, purché tali carenze non vadano a compromettere il raggiungimento dello scopo legale dell’atto e/o a rendere poco agevole l’esercizio del diritto di difesa, atteso che, trattandosi di violazione di norme processuali, non è tutelabile l’interesse all’astratta regolarità dell’attività giudiziaria.
Data:13 Maggio 2025
CONTRATTI BANCARI - DIRITTO ALLA CONSEGNA DI COPIA DELLA DOCUMENTAZIONE - STRUMENTO DEL DECRETO INGIUNTIVO
Nell’ordinanza in commento (n. 8173/2025), la Suprema Corte ha ribadito che il diritto del cliente di una banca ad ottenere da quest’ultima copia della documentazione relativa alle operazioni dell’ultimo decennio può essere esercitato attraverso lo strumento del decreto ingiuntivo.
Data:6 Maggio 2025
NOTIFICA DI ATTO DI PRECETTO SU SENTENZA – NO INDICAZIONE DEL PROVVEDIMENTO DI ESECUTORIETÀ – VALIDITÀ
Nell’ordinanza in commento (n. 7111/2025), la Suprema Corte, chiamata a pronunciarsi sulla validità o meno della notifica di un atto di precetto su sentenza privo dell’indicazione dell’apposizione della formula esecutiva e/o della data di esecuzione della formalità, ne ha stabilito l’efficacia.
Data:29 Aprile 2025
PROVA CIVILE – CONSULENZA TECNICA DI PARTE – PERIZIA STRAGIUDIZIALE – NON APPLICABILITÀ DEL PRINCIPIO DI NON CONTESTAZIONE
Nell’ordinanza in commento (n. 5362/2025), la Suprema Corte ha ribadito che, in tema di prove civili, le conclusioni di una perizia stragiudiziale, ritualmente depositata dalla parte nel processo, non possono formare oggetto di applicazione del principio di non contestazione ex art. 115 c.p.c., poiché non assurgono a fatto giuridico suscettibile di prova, ma costituiscono un mero elemento indiziario soggetto a doverosa valutazione da parte del giudice.
Data:15 Aprile 2025
LICENZIAMENTO DISCIPLINARE PER VIOLAZIONE PRIVACY – ACCESSO ABUSIVO A SISTEMA INFORMATICO
Nell’ordinanza in commento (n. 4945/2025), la Suprema Corte ha stabilito la legittimità del licenziamento disciplinare del dipendente di una banca che accede ai dati dei clienti per violazione della privacy, ribadendo che, in tema di licenziamento disciplinare, l’assenza di effettive conseguenze pregiudizievoli per il datore di lavoro o per i terzi, ovvero di concreti vantaggi per il lavoratore, non esclude la rilevanza disciplinare del fatto.
Data:9 Aprile 2025
PREVIDENZA – INDENNITÀ NASPI E ASSEGNO DI INVALIDITÀ – FACOLTÀ DI OPZIONE – INESISTENZA DI TERMINI PER EFFETTUARE LA SCELTA
Nell’ordinanza in commento (n. 4724/2025), la Suprema Corte ha stabilito che la maturazione dei requisiti per l’indennità NASpI successivamente alla fruizione di assegno ordinario di invalidità fa sorgere in capo all’assicurato il diritto di optare per uno dei due trattamenti, esercitando una scelta per la quale, tuttavia, non è previsto un termine, non essendo espressamente contemplato dalla legge, né desumibile dal richiamo alla natura alternativa delle corrispondenti obbligazioni (da escludersi in mancanza dell’originario concorso delle due prestazioni).